Diffusore di olio essenziale a forma di vesuvio con mascheina di Pulcinella.
Kit completo di olio e bacchette.
La fragranza potrebbe variare rispetto alla disponibilità ( sono tutte suprerprofumate!! ).
Misura Vesuvio cm 15x5x5
Materiale: Vesuvio in resina, bacchette legno e olio in vetro sigillato.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 35 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 35 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 35 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 35 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 35 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 25 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 25 con occhi in vetro e vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 18 con vestiti in stoffa, realizzato a mano.
È una figura scaramantica tipica napoletana
che per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue, sparge incenso dalla “buatta” bucherellata e recita una serie di filastrocche.
In genere è rappresentato da uomini con la gobba e spesso bitorzoluti.
viene anche chiamato " gobbo " o " scartellato "
sciò sciò cm 18 con vestiti in stoffa, realizzato a mano.
Terracotta scamtata a ceramica cm 11
Chi non conosce Pulcinella eppure non tutti sanno che tra le tante leggende sulla sua nascita secondo antichi racconti Pulcinella sarebbe nato da un uovo (da qui Pulcino) creato da due streghe (Dragoncina e Colombina) che necessitavano di un aiutante.
E indovinate chi diede loro l’autorizzazione a procedere? Un certo Plutone, re degli Inferi. E così si spiega anche la familiarità con cui Pulcinella affronta situazioni estreme, che lo pongono sul ciglio tra la vita e la morte. “Male che vada, torno a casa”.